I metodi geoelettrici si possono suddividere in due categorie principali: quelli che utilizzano correnti elettriche naturali esistenti nel sottosuolo (metodi passivi) e quelli che utilizzano correnti elettriche artificialmente immesse nel terreno (metodi passivi). A seconda della distanza reciproca tra gli elettrodi che immettono la corrente e gli altri due che la misurano si possono indagare profondità sempre maggiori di terreno.

Tra i metodi passivi si possono elencare: il metodo dei potenziali spontanei e quello delle correnti telluriche. Tra i metodi attivi invece troviamo il metodo della resistività e quello della polarizzazione indotta.
Tra i metodi attivi, quello più utilizzato è il metodo della resistività che si basa sull’immissione di correnti elettriche nel terreno con due o più elettrodi, detti "elettrodi di corrente", e sulla misura della differenza di potenziale raccolta tra altri due elettrodi, detti "di potenziale".

Il parametro che viene misurato è la resistività elettrica del terreno, una grandezza fisica posseduta dalle rocce, misurata in Ω * m che indica la resistenza incontrata dalla corrente elettrica nell'attraversare una formazione rocciosa.
La resistività delle formazioni rocciose è influenzato da: tessitura e porosità, grado di cementazione, temperatura della roccia, contenuto argilloso, permeabilità, temperatura e salinità della soluzione acquosa contenuta nei pori
Il valore di resistività che si misura in superficie è una resistività apparente perché le linee di corrente hanno attraversato più formazioni rocciose e dipende sia dalle resistività dei vari litotipi attraversati che dai loro spessori.

La resistività apparente va considerata come un’anomalia rispetto a quella misurabile per una distribuzione teorica del potenziale in un sottosuolo omogeneo ed isotropo di resistività pari a quella propria dell’elettrostrato più superficiale. Il grado di alterazione del potenziale realmente misurato in superficie, dipende dalla grandezza, localizzazione, forma e resistività dei litotipi presenti nel sottosuolo interessati dal passaggio della corrente. E’ quindi possibile ottenere informazioni circa la distribuzione nel sottosuolo e la natura di questi litotipi.